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L’acquisto di una stampante in ambito domestico normalmente avviene per due motivi; poter stampare o duplicare dei documenti o riprodurre su carta fotografica le nostre foto in totale autonomia. La maggioranza di noi però, al momento della scelta del modello da acquistare, si sofferma su una delle caratteristiche meno importanti ovvero la velocità di stampa tralasciando del tutto o quasi il numero massimo di DPI stampante.

Cosa sono i DPI

Con la sigla DPI si intende fare riferimento al numero di punti per pollice (dots per inch in inglese) gestiti dalla stampante. Più è alto questo numero, maggiore sarà la risoluzione di stampa. Il pollice è una unità di misura e corrisponde a 2,54cm. Scrivere quindi che una stampante ha una capacità di stampa di 1200dpi vuol dire che è in grado si allineare 1200 punti di inchiostro in 2,54cm.

Le stampanti di ultima generazione sono in grado di gestire DPI molto elevati. Ma è sempre necessario stampare ad alta risoluzione per ottenere la migliore qualità di stampa? Dipende.

Impostazioni di stampa

Chi ha o ha avuto una stampante con qualche anno in più sa che era possibile, settare il numero di DPI di stampa per il file che si stava per mandare in stampa.

I nuovi driver hanno “nascosto” questa informazione all’utente dando la possibilità di settare dei parametri di stampa più descrittivi. Possiamo infatti scegliere se stampare (ad esempio) in modalità documento o fotografia. Questa scelta (la nomenclatura può variare a seconda della marca) di fatto nasconde al suo interno il settaggio dei DPI. Indicare alla stampante che stiamo per stampare una foto su carta fotografica farà si che la stampante sfrutti tutta la sua capacità di stampa.

I driver di stampa inoltre sono diventati anche più intelligenti, se indichiamo che stiamo per stampare una foto su carta comune, la stampante abbasserà il numero di DPI della stampa. Ma perché accade questo?

La carta utilizzata

Tra le variabili in gioco, la carta utilizzata in fase di stampa ha la stessa importanza della risoluzione della foto e dei settaggi della stampante. La carta comune, infatti, è normalmente più porosa e risente dell’umidità presente nell’aria. Stampare ad altissima risoluzione su carta porosa e umida, provocherebbe l’assorbimento di una quantità di inchiostro eccessivo. Cosa questa che, oltre a sprecare prodotto, renderebbe la nostra stampa irrimediabilmente sbavata.

E’ per questo che al pari della qualità di stampa è bene indicare alla stampante anche il tipo di carta che stiamo utilizzando.

Carta lucida (Glossy) o opaca (Matte) hanno capacità di assorbimento dell’inchiostro diverse. Quindi migliore è il risultato atteso, maggiori devono essere le informazioni che forniamo alla stampante.

Risoluzione massima

In questo articolo abbiamo volutamente saltato tutta la parte relativa alla risoluzione in pixel delle immagini. E’ anch’essa molto importante al fine di ottenere un buon risultato di stampa ma, vista la quantità di informazioni necessarie, sarà oggetto di un prossimo articolo.

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