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Cos'è il Toner e a cosa serve?

Qual’è la differenza trà la cartuccia toner e la polvere di toner?
Spesso impropriamente viene definito Toner ciò che in realtà è la cartuccia del toner, cioè la componente hardware che permette al toner (la polvere chimica a base di carbone) di fuoriuscire a dosi registrate e imprimere la stampa sui fogli di carta.

Chè differenza c'è tra Cartuccia toner e Toner laser?

Cartuccia Toner
Polvere di Toner
Cartuccia-toner
Polvere-toner

Nelle immagini sopra si può comprendere quale sia la differenza tra la componente hardware e cosa sia realmente il toner, una finissima polvere composta da carbone, metalli e una resina che durante il processo di stampa aiuta la polvere ad imprimersi indelebilmente al foglio di carta, costituendo la stampa di immagini e testo.

La cartuccia rilascia la polvere di toner sul tamburo o drum della stampante, successivamente dal tamburo la polvere viene trasferita sul foglio di carta che nella fase successiva verrà scaldato tramite fusore o unità immagine. Il calore prodotto dal fusore scalda il foglio la polvere di toner su di esso, fondendo la componente di resina e permettendo alle particelle di carbone e metalli di penetrare nella carta.

La composizione del toner e le sue parti varia da produttore a produttore per adattarsi meglio alle specifiche delle varie stampanti laser.
Solitamente la polvere di toner è composta da:

  • Carbone;
  • Resina di poliestere;

Può essere presente una parte, se pure piccola, di metalli per migliorare la resistenza nel tempo della stampa e la precisione della stampa durante le varie fasi.

Come detto precedentemente la composizione della polvere di tone varia da produttore a produttore per adattarsi meglio alle caratteristiche delle stamapnti laser e spesso la formula è brevettata, onde evitare plagi soprattutto quando si parla di toner compatibili.

Variazione della polvere di toner nel tempo

La componente di carbone è stata sostituita nel tempo da un composto, formato da particelle carboniose e un copolimero stirene acrilato (anche questa composizione può variare da un produttore all’altro per migliorare la qualità di stampa).

Anche le dimensioni dei granelli di polvere è variata nel corso degli anni, per permettere una risoluzione migliore delle immagini infatti si è passati da un diametro di 16 µm ad un massimo si 11 µm utilizzando nel tempo tecniche e macchinari in grado di creare polveri sempre più sottili per garantire una qualità di stampa sempre maggiore.

Come già anticipato, la polvere può contenere parti di metallo, in particolare ossido di ferro, che viene sfruttato per le peculiarità magnetiche.

Durante la fase di stampa, il foglio viene caricato elettricamente prima di interagire con il tamburo dove è presente la polvere di toner, in questo modo tramite l’attrazione elettrostatica, la polvere può aderire in maniera precisa sul foglio e definire meglio immagini e testo scritto.
Una volta aderito al foglio, la componente di metallo fonde al calore prodotto dal fusore e penetra nelle fibre della carta, dando maggiore durata nel tempo a quanto stampato.

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